venerdì, ottobre 03, 2008

Veni Vidi Vici (anche in Britannia)


Cesare, prima di Claudio per ben due volte sbarcò in Inghilterra e non trovando nulla di interessante da conquistare e tantomeno da civilizzare tornò nella sua Gallia senza neppure lasciare avamposti in quella terra piovosa e selvaggia.
Sorrido alle diatribe sulle radici dell'Europa. Radici cristiane? Radici laiche illuministe?
L' Europa e la civiltà come oggi la intendiamo in occidente mai sarebbe nata e sopravvissuta fino ad oggi senza l'esistenza e la diffusione capillare della civiltà romana.
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Gli inglesi ringraziano gli antichi romani

«Senza di loro parleremmo gallese»
Il Times dopo la scoperta del punto in cui sbarcarono i soldati : «Gli italiani ci devono delle scuse? No»

LONDRA - Gli archeologi britannici hanno trovato il punto esatto in cui, nel 43 d.C., sbarcarono le antiche legioni romane di Claudio. «Il forte di Richborough, Kent meridionale, è sempre stato riconosciuto come la porta d'ingresso della Britannia romana - spiega Tony Wilmott, archeologo dell'English Heritage - ma la scoperta straordinaria è che, scavando nei pressi delle mura, abbiamo trovato l'antica linea di costa, ora sepolta dai detriti». Il forte, in pratica, abbracciava il porto stesso. «La fossa che abbiamo scavato - prosegue Wilmott a colloquio col Times - continuava a riempirsi d'acqua e camminando si poteva sentire l'antico fondale del porto costruito in pietra dura». Gli archeologi britannici hanno anche individuato le fondamenta dell'antico arco di trionfo eretto nell'80 d.C. per celebrare la fine della conquista della Britannia. Ma non solo. Gli scavi hanno portato alla luce vasellame, monete, frammenti di marmo italiano - probabilmente resti dell'arco di trionfo -, legni intarsiati e persino frammenti di pelle. E il forte di Richborough fu con ogni probabilità l'ultimo pezzo d'impero d'oltre Manica che videro i romani quando abbandonarono la provincia.

GRAZIE - «Il popolo britannico va fiero di aver respinto l'Armada spagnola, le truppe di Napoleone e e quelle di Hitler», scrive il 'Times' in un editoriale dedicato alla scoperta, «ma quella di Claudio penetrò profondamente. E certo avvenne in violazione di tutte le leggi internazionali... Forse gli italiani ci devono delle anacronistiche scuse». «Ma se non fosse stato per romani - continua il 'Times' - avremmo tutti i capelli rossi e parleremmo gallese; berremmo birra invece che vino; probabilmente avremmo dovuto aspettare 16 secoli in più per avere l'acqua calda, i gabinetti a sifone e il riscaldamento e le nostre strade sarebbero rimaste per la maggior parte inglesi. Ovvero a zig zag. Senza contare che, se Roma avesse fallito, l'inglese oggi sarebbe una sorta di olandese al quadrato dove luglio si dice 'Hooy-Maand»'. «A pensarci meglio - conclude ironicamente il quotidiano - 'Ave atque Vale', antichi romani. E lasciate perdere le scuse»

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