giovedì, agosto 30, 2007

Purtroppo è vero...ARGHHHHH


I molti tedeschi che trascorrono queste giornate di ferie in Italia sulle pagine di Der Spiegel potranno fare la conoscenza di Beppe Grillo, al quale il settimanale dedica un lungo articolo. Non senza invidia: "A confronto della furia anarchica di Grillo", i due maggiori cabarettisti televisivi tedeschi, Dieter Hildebrandt e Harald Schmidt, "fanno la figura di due portavoce governativi". Meno comico l'articolo del corrispondente di un quotidiano tedesco, Die Welt, da Roma: sul bus 64 i furti sono ormai prassi quotidiana.
Fenomeno Grillo Il corrispondente da Roma del settimanale di Amburgo, che ha assistito ad uno show nel Palalottomatica della capitale, scrive che il pubblico "pende dalle labbra di questo fauno, che parla per due ore senza interruzione, senza un lapsus e senza misericordia". Lo "Spiegel" scrive che "il populista italiano più popolare è così temuto dai politici, che questi impediscono l'accesso alla tv a questa via di mezzo tra Savonarola, un satiro ed un satirico".
Parafrasando un celebre detto del "Galileo" di Bertolt Brecht, lo Spiegel si chiede se "ci si deve congratulare con un Paese, che ha un comico come lui". "Per fare in Italia della comicità e del grottesco - prosegue Spiegel - basta leggere a voce alta i giornali, con un portavoce governativo fotografato dove battono i travestiti, un ministro della Giustizia che ha partecipato come invitato al matrimonio di un mafioso ed il governatore della Banca d'Italia, che favorisce il genero, ma vuole rimanere in carica perché è tanto cattolico".
"I giornali sono pieni di queste notizie, ma gli scandali sono così tanti che il giorno dopo sono gia' dimenticati". Gli italiani, prosegue lo Spiegel, amano Grillo per il fatto di rappresentare un fenomeno "catartico, che spiega come stanno le cose e come continueranno a rimanere sempre". La prova? Il pubblico del comico genovese si spella le mani per le sue denunce e gli inviti ad usare la macchina in comune per evitare di inquinare l'ambiente, ma poi quando va a vederlo a Roma al Palalottomatica "parcheggia le macchine in doppia e tripla fila e perfino sulle strisce pedonali".
Die Welt: turisti, attenti al bus Die Welt, invece, lancia un avvertimento ai turisti in visita a Roma: il bus 64 - quello che collega la stazione Termini a San Pietro - è affollato di borseggiatori.
Il corrispondente da Roma, Martin Zoeller, descrive il quinto furto subito nella capitale nel giro di un anno. Proprio sull'autobus nr. 64, dove gli hanno rubato il portafoglio.Nei quattro casi precedenti il giornalista tedesco racconta di essere stato alleggerito sempre del portafoglio su un autobus, della macchina fotografica durante i festeggiamenti della vittoria ai mondiali di calcio nel luglio 2006, del suo motorino sparito dalla porta di casa a novembre, del telefonino dalla tasca del cappotto lo scorso febbraio.
"Roma è un mercato molto conveniente per venditori di souvenir e di falsi orologi, borse, valigie, occhiali e Cd, e naturalmente anche per i ladri", scrive la Welt che non manca di aggiungere quelle che definisce le "piccole truffe" di Roma: "Tassametri che a mezzogiorno del lunedi' sono regolati sulle tariffa notturna della domenica", "tipi tetri che chiedono il pagamento del parcheggio su strade normali", "camerieri che invitano ad attendere il tramezzino ai tavoli fuori dal bar. 'Prego, si sieda... e poi chiedono almeno due euro in piu"'. "Ah, Roma", esclama il giornalista della Welt che conclude la sua denuncia-fiume con un post scriptum.: "Ieri ho incontrato di nuovo il piccoletto con la T-shirt gialla, quello dell'ultimo furto. Naturalmente sul 64".

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